PALASHORT ACCESSIBILE: AUDIODESCRIZIONI – II
Nell’articolo precedente abbiamo spiegato in cosa consiste un’audiodescrizione. Abbiamo chiesto alle ragazze di SAAV di spiegarci come fanno a non condizionare l’immaginazione dell’ascoltatore. Ci hanno risposto così.
Il nostro è un lavoro fatto di visione e analisi della regia del prodotto audiovisivo. Quindi l’unico modo per non influenzare l’immaginazione altrui è rimanendo oggettive e lo rimaniamo facendo un confronto serrato con le colleghe e ponendoci sempre molte domande inerenti il contesto e le nostre conoscenze personali. Un esempio molto semplice: viene inquadrato un oggetto, uno strumento musicale. Ecco che mi pongo diverse domande. Se io non fossi anche una musicista saprei riconoscere questo strumento musicale? In Italia lo si usa? Lo chiamo per nome o lo descrivo? È uno strumento comune o speciale?
La risposta a tutte queste domande ci permetterà di non dare un’informazione per scontata quando non lo è, d’altronde c’è una bella differenza tra riconoscere senza ombra di dubbio un sassofono, oppure una balalaika. Questa oggettività è più evidente nei prodotti thriller o gialli. Nel nostro lavoro non si dà spazio alle deduzioni personali: se stiamo descrivendo un giallo, non forniremo delle teorie inventate da noi. Ma se la macchina da presa indugia su un oggetto preciso, è nostro compito far sapere che quell’oggetto è di interesse.
L’attenzione è nei dettagli. Sempre rimanendo nel mondo dei gialli, se prima una luce era spenta ed ora è accesa noi dobbiamo descrivere questo cambiamento perché potrebbe essere un indizio alla risoluzione del caso oppure no. Il nostro compito è far sì che l’ascoltatore abbia tutte quelle informazioni che ha anche un vedente e che possa usarle per formulare la propria teoria per risolvere il caso.
Nel cortometraggio “L’assassino è un unicorno rosa” di Massimo Faini, con la voce dello speaker e doppiatore Paolo Massini, capirete l’utilità dei piccoli interventi tra i dialoghi serrati. Sono brevi, ma utili a identificare cosa sta accadendo in un prodotto che è un unico piano sequenza, senza tagli e senza lunghi momenti di silenzio.
Buona visione a questo link.
Kuma vuole ringraziare ancora una volta tutte le persone coinvolte nel progetto “Palashort Accessibile”.
Alice Tentori, Simona Parigi e Vanessa Delbarba fondatrici di SAAV – Soluzioni Accessibili per l’AudioVisivo.
Yuri Cascasi, traduttore audiovisivo, sottotitolatore e respeaker.
Paolo Massini, speaker e doppiatore professionista di Voci à la carte.